La torre, alta 36 metri, e quindi visibile in tutti i punti del centro antico della città, fu costruita nella seconda metà del XVII secolo su progetto dell’architetto bergamasco Cosimo Fanzago (Clusone 1591 – Napoli 1678), coadiuvato da un suo giovane collaboratore, Giovan Battista Nauclerio.
Danneggiata dai numerosi terremoti che interessarono la città di Avellino tra il XVII e il XVIII secolo, fu restaurata nell’anno 1782 sotto la direzione dell’architetto avellinese Luigi Maria de Conciliis.
Distrutta a causa del sisma del 23 novembre del 1980, fu prontamente restaurata ed elevata a simbolo della ricostruzione post sisma della città.