Tre percorsi pedonali per mettere in fila i luoghi maggiormente identitari di Avellino. Tre tour per coniugare un trekking urbano accessibile a tutti e le bellezze storiche, artistiche, architettoniche e paesaggistiche del Centro storico. Tre passeggiate impreziosite dall’inconfondibile tratto di matita di Gaia Guarino illustration, poliedrica illustratrice avellinese, e declinate attraverso i colori Verde, Blu e Rosa.
Tre viaggi esperienziali nella storia e nelle tradizioni del capoluogo irpino, strutturati in una APP e una serie di QR code, per rendere ogni percorso fruibile a tutti. Questo il nuovo progetto immaginato dall’assessorato al Turismo, guidato da Laura Nargi , volto a strutturare ancora di più l’offerta turistica e culturale di Avellino, ancorandola al tema della mobilità slow, quindi lenta e sostenibile, utile alla riscoperta di un centro storico che da alcuni anni è tornato sul palcoscenico regionale.
Ecco le tre camminate urbane di “riscopriAmo Avellino” distinte per colore
Percorso VERDE – Cuore di Avellino
Con inizio nel piazzale antistante l’ex Cinema Eliseo, questo primo percorso turistico da fare a piedi, arriva dopo 1h30 alla Casa della Cultura “Victor Hugo” nel cuore di Collina della Terra, insediamento storico della città di Avellino, e tocca ben 11 punti di interesse
Percorso BLU – Le vie del Centro
Si parte da piazza Castello e dall’antico maniero feudale tanto caro alla famiglia dei Caracciolo. E dopo 2 ore e 30 minuti di trekking urbano in cui vengono messi in fila ben 25 luoghi di interesse si arriva ai piedi della Torre dell’Orologio, simbolo riconosciuto di Avellino
Percorso ROSA – Il cammino del Principe
Un viaggio nella storia della città che in 2 ore di cammino mette insieme 15 punti di interesse compresi tra il Casino del Principe, edificio che meglio di tutti rappresenta l’importanza avuta dalla Famiglia Caracciolo nel destino di Avellino, e piazza Castello, l’agorà dei grandi appuntamenti, quella su cui insistono due istituzioni culturali come il Teatro “Gesualdo” e il Conservatorio “Cimarosa”