GEOGRAFIA DELLA CITTÀ
Avellino è adagiata fra due brevi affluenti del Fiume Sabato, al centro di una vasta e verdeggiante conca circondata da un’ariosa schiera di monti, fra cui spiccano il Partenio e il Terminio. In questo suggestivo scenario, si stende la Valle del Sabato nella quale sorge, appunto, il capoluogo della provincia Irpina.
A nord–est, Avellino è circondata dalla cima detta di Montevergine, alta ben 1493 metri che, pur non essendo la più alta vetta d’Irpinia, è certamente il più noto dei monti del Partenio. Qui, vi è l’omonimo santuario benedettino del XII secolo, posto a 1270 metri d’altezza e meta ininterrotta di pellegrinaggio. Gran parte della popolazione meridionale si reca al santuario per venerare la Madonna di Montevergine, nota anche come “Mamma Schiavona” nella pietà popolare a causa del colore scuro del suo volto.
I principali corsi d’acqua che attraversano la città sono il San Francesco e il Rigatore. Quest’ultimo percorre il Fondovalle Fenestrelle, ricco di verdeggiante vegetazione e, in passato, sede naturale di numerose industrie: anticamente, grazie allo sfruttamento dell’energia idrica del fiume, lungo il suo cammino erano fiorenti e attivissimi i processi della lavorazione dei panni e delle lane, delle ferriere, dei mulini e delle cartiere.
La città di Avellino non è situata in una posizione molto centrale rispetto all’intero territorio provinciale, ma nello stesso tempo si trova ad essere il crocevia di importanti arterie di comunicazione che congiungono l’Adriatico al Tirreno. Inoltre, collega l’area beneventana a quella del salernitano, quest’ultima attraverso le valli del Sarno e dell’Irno.
È evidente, come si diceva, che il territorio gode di una naturale risorsa idrica che le è assicurata, oltre che dai corsi d’acqua sopra menzionati, anche dalla presenza prossima del Calore. Alimentando l’Acquedotto dell’Alto Calore, il fiume fornisce acqua non solo alla città, ma anche a numerosissimi comuni della provincia ed extraprovinciali.
La campagna circostante è ricca di vegetazione, con prevalenza di noccioleti da cui si producono le pregiate nocciole, dette anche avellane.
La fertilità della terra, in cui abbondano soprattutto ortaggi e frutta, si deve alla salubrità del clima e all’abbondanza delle precipitazioni che avvengono nel corso dell’anno.
CLIMA
Il clima di Avellino è tipicamente continentale: rigido in inverno, nella stagione calda presenta notevoli escursioni termiche, dovute a sensibili abbassamenti della temperatura nelle ore notturne.